Quando ero bambino aspettavo il Natale già dal mese prima, e preparavo con mia mamma le palline e le luci dell’Albero e immancabilmente ne rompevo qualcuna, e ogni anno mi raccontava la storia di Gesù Bambino e ogni volta stavo ad ascoltare mentre mettevo i personaggi nel presepe e li immaginavo parlare, camminare, muoversi. E poi, poi si stava a casa da scuola, si aspettava la notte di Natale perchè potevo restare sveglio fino a tardi, arrivava da noi cuginetti qualche parente “volontario” che si improvvisava Babbo Natale e che portava i regali e alla fine, con un po’ di batticuore, si andava a dormire.
Era anche quello in fondo un tempo di bambino ma dove dovevi prepararla la festa e dovevi prepararti un po’ anche tu, perché “se non fai il bravo Babbo Natale rimane a casa sua…”; e poi l’attesa, l’attesa di una notte diversa, particolare, ogni anno uguale ma sempre diversa nel suo trascorrere, e ancora la speranza, la speranza di trovare sotto la carta colorata proprio il regalo che avevi scritto di desiderare nella letterina.
E ogni, volta, mi chiedevo come facesse Babbo Natale a indovinare sempre.
Oggi, è rimasta l’idea di questo tempo particolare, unico, di questo Bimbo che nasce e che aspetti, ogni volta un po’ più grande. Con la scusa che sono animatore, poi, sono sempre io il sorteggiato per fare Babbo Natale per i cuginetti, e anche loro forse si chiedono come fa a indovinare sempre il regalo giusto.
Ed è rimasta l’attesa, e la speranza.
L’attesa di una fede che ritrova pace e serenità pensando ad un Bambino e ad una grotta fredda, e la speranza di quell’Amore che dovrà prima o poi oltrepassare le frontiere che dividono gli uomini.
E allora BUON NATALE di cuore, a tutti i compagni di viaggio che l’anno scorso non c’erano e che le strade della vita di ogni giorno e dell’animazione mi hanno permesso di incontrare, perché adesso fanno parte della mia strada, della mia vita e delle mie preghiere; BUON NATALE agli amici di sempre e alla sicurezza che dà la possibilità di camminare la strada della vita con accanto persone vere. BUON NATALE ai poveri. A chi riduce il Natale ad un Centro Commerciale, ad un cenone e ad un regalo e ai tanti poveri delle nostre strade che non faranno il cenone e non avranno regali da nessuno e staranno ad aspettare all’uscita dei Centri Commerciali.
E BUON NATALE ai bambini e alla gente della Romania, della Moldavia, del Burundi che porto nel cuore.
Che sia un tempo di pace e serenità per tutti voi, di attesa e di speranza, un Natale vero e autentico.
Con l’augurio che questo tempo sia come la Cometa per i Magi, luce e guida nel viaggio della vita.
BUON NATALE, di cuore
Peppe
Era anche quello in fondo un tempo di bambino ma dove dovevi prepararla la festa e dovevi prepararti un po’ anche tu, perché “se non fai il bravo Babbo Natale rimane a casa sua…”; e poi l’attesa, l’attesa di una notte diversa, particolare, ogni anno uguale ma sempre diversa nel suo trascorrere, e ancora la speranza, la speranza di trovare sotto la carta colorata proprio il regalo che avevi scritto di desiderare nella letterina.
E ogni, volta, mi chiedevo come facesse Babbo Natale a indovinare sempre.
Oggi, è rimasta l’idea di questo tempo particolare, unico, di questo Bimbo che nasce e che aspetti, ogni volta un po’ più grande. Con la scusa che sono animatore, poi, sono sempre io il sorteggiato per fare Babbo Natale per i cuginetti, e anche loro forse si chiedono come fa a indovinare sempre il regalo giusto.
Ed è rimasta l’attesa, e la speranza.
L’attesa di una fede che ritrova pace e serenità pensando ad un Bambino e ad una grotta fredda, e la speranza di quell’Amore che dovrà prima o poi oltrepassare le frontiere che dividono gli uomini.
E allora BUON NATALE di cuore, a tutti i compagni di viaggio che l’anno scorso non c’erano e che le strade della vita di ogni giorno e dell’animazione mi hanno permesso di incontrare, perché adesso fanno parte della mia strada, della mia vita e delle mie preghiere; BUON NATALE agli amici di sempre e alla sicurezza che dà la possibilità di camminare la strada della vita con accanto persone vere. BUON NATALE ai poveri. A chi riduce il Natale ad un Centro Commerciale, ad un cenone e ad un regalo e ai tanti poveri delle nostre strade che non faranno il cenone e non avranno regali da nessuno e staranno ad aspettare all’uscita dei Centri Commerciali.
E BUON NATALE ai bambini e alla gente della Romania, della Moldavia, del Burundi che porto nel cuore.
Che sia un tempo di pace e serenità per tutti voi, di attesa e di speranza, un Natale vero e autentico.
Con l’augurio che questo tempo sia come la Cometa per i Magi, luce e guida nel viaggio della vita.
BUON NATALE, di cuore
Peppe
1 commento:
Grazie per gli auguri e per questo tuffo nei ricordi dell'infanzia...ti auguro un sereno Natale, un abbraccio
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