martedì 3 giugno 2008

SAGGEZZA INDIANA

Beh, dopo questo ponte, in cui nel mondo non è successo nulla di nuovo tale da migliorarlo, e nel giorno in cui comincia un vertice sulla fame nel mondo in cui parleranno persone che nemmeno la fame sanno cosa sia, e parleranno di pace presidenti che vivono di guerre e minacce al mondo, mi sembra bello postare una poesia indiana, dell'800, di quel popolo che la guerra si è trovato a doverla fare. Perchè alla fine di ogni guerra, si conquista un pezzo di terra in più...


Le guerre sono combattute
per vedere chi è il proprietario della terra,
ma alla fine sarà la terra a possedere gli uomini.
Chi osa dire che ne è il proprietario,
non sarà egli stesso sepolto sotto di essa?"

Cochise
Apache Chiricahua


3 commenti:

chicasabrosa ha detto...

Sagge parole...

Peppe vorrei invitarti ad aderire ad una iniziativa molto importante sul neuroblastoma, c'è da fare molto poco e trovi tutto sul mio blog....penso sia importante aiutare la ricerca e se puoi cerca di diffondere questa bellissima iniziativa
ciaoo

Anonimo ha detto...

Quando venne l' uomo bianco
noi avevamo la TERRA e loro la BIBBIA.
Ci dissero
chiudete gli occhi e pregate.
Quando riaprimmo gli occhi
noi avevamo la BIBBIA
loro la TERRA.

tangalor ha detto...

Bella cavolo! :)