sabato 31 gennaio 2009

IMPRONTE



Oh, un post vecchio stile, di quelli scritti con calma.
Per raccontare di un viaggio che è iniziato, che è continuato, che finisce.
O che forse in realtà non finirà mai davvero.
Per raccontare di amici e compagni di viaggio, vecchi e nuovi e chissà.

Ieri ho chiesto a Chiara, un'amica ed una compagna dei primi viaggi, oltre che una bravissima disegnatrice, se potevamo provare a disegnare un logo per le magliette da portare agli animatori in Africa, il prossimo anno. Ne è nato questo:
lasciamo tutti la stessa impronta.

Mi ricordo che quando ero piccolino, d'estate andavo qualche settimana al mare e siccome mio fratello (che era ancora più piccolo) soffriva d'asma, allora al mattino presto, spesso eravamo sulla spiaggia. Ora, sulla spiaggia, tra la sabbia asciutta e il mare, c'è quel pezzettino dove arrivano le onde, che non è mare, ma non appartiene nemmeno alla spiaggia. Che non è coperto d'acqua, ma che non si asciuga mai del tutto. Correvo lì più veloce che potessi, contando le impronte che riuscivo a lasciare prima che arrivasse l'onda... credo che i pescatori che guardavano questo cosetto che correva e si fermava, correva e si fermava, correva e si fermava, pensavano fossi io, e non mio fratello, quello che si doveva curare...

Mi sono ricordato di questa cosa, prima di ieri, anche la scorsa estate, quando ero in Africa.
Niente mare, ma terreno polveroso sì. Accompagnavo i bambini che rimanevano per ultimi fino al villaggio, facendo tre o quattrocento metri di strada, non di più.
Al ritorno, da solo, mi facevano sempre riflettere le impronte che lasciavano le mie scarpe nella polvere rossa, con attorno le piccole impronte di tanti piedini, simili probabilmente a quelle piccole che contavo sulla spiaggia una ventina di anni fa.

Lasciamo tutti la stessa impronta, è vero. Io, vent'anni dopo, lascio quella di una scarpa, e sogno che un giorno, chi camminerà su quei tre o quattrocento metri di terra rossa, possa lasciare la sua, ma circondata da impronte di piccole scarpe.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornato a scrivere!!
Mi mancava molto leggerti!!
Alex

kipsy ha detto...

fiera di essere stata citata nel tuo blog! grazie :)

Anonimo ha detto...

Il vento potrà cancellare le impronte lasciate sulla spiaggia, l'usura potrà cancellare l'immagine scritta sulla maglietta,
ma l'impronte che hai lasciato nel mio cuore, niente al mondo lo potrà cancellare.
Con affetto, Henri