Siamo un paesello, con la lettera minuscola.
Perché non saprei, quale altra definizione trovare per definirci.
Un paesello vile e senza senso civico.
Abbiamo un neo-ministro, tale Aldo Brancher, nominato senz'altro per meriti e capacità, come gli altri, del resto. Neo-ministro per l'attuazione del federalismo, per precisione.
Dovrebbe fare scandalo sapere che quest'uomo è accusato di appropriazione indebita nel processo sulla mancata scalata alla banca Antonveneta, ed ha un processo in corso nel quale è in attesa di giudizio.
Accusato, non condannato. Ma accusato, comunque.
E il fatto che gli avvocati di un ministro dello Stato facciano ricorso immediatamente dopo la nomina al "legittimo impedimento" (che offre la possibilità alle cariche politiche di non presentarsi ai processi perché impegnati in attività politiche per conto dello Stato) è un fatto che dovrebbe indignare l'opinione pubblica.
Indignare l'opinione pubblica, far vergognare chi l'ha nominato, mettere in imbarazzo chi ha accettato.
Domani tutti parleranno dei mondiali. Tutte le prime pagine dei giornali, le prime notizie dei Tg, parleranno di calcio.
Qualcuno dirà che siamo sfortunati, altri che ce lo meritiamo, altri che lo avevano già previsto, eccetera eccetera.
I più raffinati forse noteranno le somiglianze tra l'Italia del calcio e l'Italia della politica: senza spazio per i giovani, visti più come una minaccia a poltrone ormai storiche che come una risorsa, con accessi privilegiati per i raccomandati di ogni ordine e grado, in fondo menefreghista della gente che poi è quella che ci tiene davvero. Disonesta, strafottente, che basa tutto sul denaro.
Credo che tantissimi italiani siano disposti a scendere in piazza contro Lippi (che peraltro non stimo) per protestare contro non si sa bene cosa.
Non so quanti invece, sarebbero disposti a farlo per dire che questo sta diventando un paesello vile e sempre più disonesto, dove la politica è sempre meno un lavoro per migliorare la società, e sempre più un mestiere per mettere al riparo dalla giustizia i politicanti vari.
Buon lavoro neo-ministro.
Spero che abbia visto la partita, se nel molto lavoro che la aspetta ha avuto un paio di ore libere.
Nel caso non l'avesse vista, abbiamo perso 3-2 contro la Slovacchia, un paese sulla carta molto meno avanzato del nostro, che ci ha eliminati dal mondiale.
Lo trovo quasi giusto.
Del resto, si sa, ognuno ha i risultati che si merita.
Perché non saprei, quale altra definizione trovare per definirci.
Un paesello vile e senza senso civico.
Abbiamo un neo-ministro, tale Aldo Brancher, nominato senz'altro per meriti e capacità, come gli altri, del resto. Neo-ministro per l'attuazione del federalismo, per precisione.
Dovrebbe fare scandalo sapere che quest'uomo è accusato di appropriazione indebita nel processo sulla mancata scalata alla banca Antonveneta, ed ha un processo in corso nel quale è in attesa di giudizio.
Accusato, non condannato. Ma accusato, comunque.
E il fatto che gli avvocati di un ministro dello Stato facciano ricorso immediatamente dopo la nomina al "legittimo impedimento" (che offre la possibilità alle cariche politiche di non presentarsi ai processi perché impegnati in attività politiche per conto dello Stato) è un fatto che dovrebbe indignare l'opinione pubblica.
Indignare l'opinione pubblica, far vergognare chi l'ha nominato, mettere in imbarazzo chi ha accettato.
Domani tutti parleranno dei mondiali. Tutte le prime pagine dei giornali, le prime notizie dei Tg, parleranno di calcio.
Qualcuno dirà che siamo sfortunati, altri che ce lo meritiamo, altri che lo avevano già previsto, eccetera eccetera.
I più raffinati forse noteranno le somiglianze tra l'Italia del calcio e l'Italia della politica: senza spazio per i giovani, visti più come una minaccia a poltrone ormai storiche che come una risorsa, con accessi privilegiati per i raccomandati di ogni ordine e grado, in fondo menefreghista della gente che poi è quella che ci tiene davvero. Disonesta, strafottente, che basa tutto sul denaro.
Credo che tantissimi italiani siano disposti a scendere in piazza contro Lippi (che peraltro non stimo) per protestare contro non si sa bene cosa.
Non so quanti invece, sarebbero disposti a farlo per dire che questo sta diventando un paesello vile e sempre più disonesto, dove la politica è sempre meno un lavoro per migliorare la società, e sempre più un mestiere per mettere al riparo dalla giustizia i politicanti vari.
Buon lavoro neo-ministro.
Spero che abbia visto la partita, se nel molto lavoro che la aspetta ha avuto un paio di ore libere.
Nel caso non l'avesse vista, abbiamo perso 3-2 contro la Slovacchia, un paese sulla carta molto meno avanzato del nostro, che ci ha eliminati dal mondiale.
Lo trovo quasi giusto.
Del resto, si sa, ognuno ha i risultati che si merita.
2 commenti:
hai ragione.
anche i mondiali di calcio ci hanno rispedito nel nostro paesello....
splendida penna, come sempre...
Posta un commento