lunedì 12 maggio 2008

Oltre Travaglio, oltre la serie A.

In Birmania, ci sono morti che non si contano e che devasteranno intere generazioni.
In Tibet, c'è una repressione della quale si hanno poche informazioni, che però bastano a capire che si sta consumando una strage davanti alla quale il mondo occidentale guarda impassibile.
In Libano, sta per scoppiare una guerra civile.
Nel Darfur, nei campi profughi non si riescono più ad accogliere gli sfollati e nei villaggi si continua a combattere.
In molti altri stati, si consumano violazioni dei diritti umani che dovrebbero fare indignare gli uomini e cacciarli dalla loro indifferenza.

Io non mi riconosco e non mi riconoscerò mai in un Paese che riempie le prime pagine dei giornali con la polemica di Travaglio e Schifani o con la corsa per lo scudetto.
Perchè i protagonisti di queste notizie e chi le diffonde, stanno comodamente edute nei salotti di casa, e così facendo, invitano a fare la stessa cosa a chi legge, dimenticando nell'indifferenza e nel "tanto è lontano", ciò che accade nel mondo.
Io credo che tutti debbano avere la dignità di essere uomini, altrimenti, non lo sarà mai nessuno per davvero...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Somo d'accordo
altro che aids, immigrazione, cina o quello che di volta in volta viene additato come il "MALE" della nostra società, la triste verità è che il menefreghismo diffuso o egoismo individuale (io sto bene, gli altri cavoli loro) è la vera causa della tragica crisi che attraversa questi anni che ci sta facendo crollare. M. L. King diceva "non sono le urla dei prepotenti a preoccuparmi, ma il silenzio degli onesti.." e mi viene da pensare quanto silenzio in questa confusione. Alfredo