C'è che mancano due settimane alla partenza.
C'è che in mezzo ci sono giorni strapieni di cose da fare.
C'è che devo fare almeno ancora sei viaggi di lavoro.
C'è che c'è anche un po' di malinconia dolce per tutto ciò che lascio qui.
C'è che la preoccupazione più grande rispetto al viaggio in Burundi è che come al solito quando parto dimentico mille cose (tra cui sempre il pigiama del Napoli) e che devo tornare poi indietro a prendere tutto ciò che dovevo portare e non l'ho preso. Di solito torno indietro.
Ma c'è che i chilometri questa volta sono 16.000.
C'è infine che ho una macchinina di legno da riportare al bambino che me l'ha prestata l'anno scorso.
E' di legno, ma ha fatto più chilometri di molte macchine vere...
Perchè alla fine, come diceva un filosofo francese, non sono le persone che viaggiano, ma sono i viaggi, che fanno le persone...
Bene. A chi incontro in questi giorni e mi chiede "Quando parti?", "Come stai?", "Cosa c'è?"...
Beh, c'è questo..
5 commenti:
Scalpiti..si sente, si intuisce dalle tue parole.
Ed è bello.
Ciao, Audrey :-)
Bè sarà molto contento il bambino di rivedere la sua macchinetta.
Passa da me c'è un premio da ritirare
sembri un pò triste.Anch'io dovrei fare un viaggio ma più corto e fremo perchè la data della partenza s'avvicina e io non so niente e se non c'è più perchè è successo qualcosa ke nn so? ogni tanto mi viene da pensarlo nn so aspettare
ci sentiamo presto buon viaggio
fremo un po' anch'io per te :)
c'è che...qualcuno che non parte con te e resta qui attendendo la sua missione freme CON TE e PER TE...aspetta trepidante, ma anche con un po' di saudage, il giorno in cui un un aereo ti farà volare verso i tuoi bambini e verso la tua Africa...unico e vero tuo Amore!!
C'è che anche chi capisce "cosa c'è" ha ancora bisogno di te prima che tu voli via...
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