martedì 14 ottobre 2008

Mani che cercano, occhi che guardano

Bene.
Questa parte del viaggio finisce qui.
Ho deciso di riassumere il resto dell'esperienza in un progetto video, presentato all'Harambee 2008 e che sta avendo un riscontro molto bello e che mi rende orgoglioso di questo piccolo lavoro.

Un video perché è il modo migliore che ho trovato per raccontare le vite incontrate e che sono passate davanti agli occhi, per fotografare le emozioni che si provano nel toccare migliaia di mani ogni giorno e nell'incrociare gli occhi dei bambini.
Un video che non ha la pretesa di "riassumere", e del resto è impensabile riassumere un mese e mezzo nel cuore dell'Africa.
Un video che vuol essere una testimonianza utilizzando un linguaggio che la comunicazione ci mette a disposizione: le immagini, la musica, le parole.

L'ho chiamato "Mani che cercano, occhi che guardano", e qui, chi vuole, può vederlo.

Chi volesse averne una copia, non deve fare altro che chiedermela (peppe.puo@libero.it), gliela spedirò più che volentieri.

Un sorriso a tutti voi

Peppe

3 commenti:

Lisa72 ha detto...

Ciao Peppe, il video è meraviglioso: nel senso che è un cazzotto nello stomaco, un colpo al cuore e una ferita per l'animo... Grazie per averlo vissuto, grazie per averci permesso di condividerlo!
Un abbraccio, Lisa

twigabea ha detto...

bello!
la parte migliore secondo me è quella col video...che canzone è la base?

chicasabrosa ha detto...

bellissime le foto, molto significative