venerdì 12 marzo 2010

E allora, forse, siamo più uguali di quanto pensiamo.


Se un bambino che va a scuola si scopre essere figlio di un clandestino, deve essere reimpatriato.
Così ha stabilito la Corte di Cassazione. Punto. Giustizia è fatta. E noi italiani, siamo salvi.
Perchè mi sembra evidente che i clandestini che vengono in Italia, si portano dietro i bambini per utilizzarli come alibi per non tornare a casa; chi è, del resto, che non si porterebbe suo figlio dietro per utilizzarlo come arma di ricatto.
La Corte di Cassazione ha deciso, e così, gli stranieri clandestini se ne devono tornare a casa loro, magari anche con lo stesso barcone con cui sono arrivati (pagandosi il viaggio, naturalmente).
Del resto, tutti i clandestini sono delinquenti.
Perchè mica vengono a raccogliere i pomodori d'estate e i mandarini d'inverno, mica vengono a badare agli anziani che noi dimentichiamo in casa di riposo, mica vengono a cercare di dare un futuro più umano agli stessi bambini che si portano dietro. Vengono qui per rubare, per spacciare, per andarsene sui marciapiedi, è evidente.
Forse, ci stiamo dimenticando che i bambini sono tra le creature più dolci e più delicate che ci sono rimaste su questo pianeta, forse ci stiamo dimenticando che i bambini hanno dei diritti che vengono prima della clandestinità, forse ci stiamo dimenticando che lavarsi le coscienze dietro alle leggi non risolve il problema. Rovina vite umane.
I bambini non si dovrebbero toccare. Mai.
Perchè, parafrasando un libro, tutti siamo stati bambini una volta. Perchè i bambini sono il futuro di questo presente che facciamo di tutto per peggiorare. Perchè se al posto di quei bambini ci fossero bambini italiani, figli di italiani, o ci fossero i nostri, di bambini, sarebbe diverso.
Noi siamo italiani.
Ma prima d'essere italiani, noi siamo europei.
E prima ancora, esseri umani.
Non tutti sono italiani.
E non tutti sono europei.
Ma tutti, sono esseri umani.
E allora, forse, siamo più uguali di quanto pensiamo.

1 commento:

Fabio ha detto...

sono senza parole...davvero un bellissimo intervento...complimenti...magari ci fossero più teste con questi pensieri....un saluto