Buon anno.
Buon anno ai clochard, che combattono le notti del freddo di Torino, illuminati dalle luci di Natale, ma indifferenti a chi passa da quelle parti.
Buon anno ai volontari che ogni giorno lavorano in silenzio e con passione per una città più umana, a chi gestisce le mense, a chi dà assistenza negli ospedali, a chi lavora con i bambini.
Buon anno agli immigrati e ai cittadini stranieri, regolari e irregolari, perchè come dice una canzone "Torna al tuo paese, sei diverso! - Impossibile, vengo dall'universo" siamo cittadini del mondo e nulla più.
Buon anno ai clown che lavorano nelle corsie degli ospedali della mia città.
Buon anno a Giorgio, il bimbo rom che abita sulle rive della Stura.
Buon anno a Josuf, il ragazzino che vende fazzolettini di carta al semaforo di corso Tassoni.
Buon anno a chi tra la vita quotidiana riesce a ritagliare uno spazio per gli altri.
Buon anno a chi non ha paura della diversità.
Buon anno a chi ama la sua identità e la sua storia, perchè non ha paura di confrontarsi.
Buon anno all'Italia e a chi ha dedicato la sua vita per vederla unita.
Buon anno a chi crede che il nord e il sud siano solo due punti cardinali.
Buon anno agli amici di sempre, a quelli di qualche volta e a quelli più lontani.
Buon anno alla mia famiglia, il primo rifugio di ogni piccola delusione.
Buon anno a Federica, il mio angolo di mondo migliore.
Buon anno ai piccoli bimbi che vanno a scuola a Butezi, in Burundi: sono 250, nel buon anno ddel prossimo anno devono essere ancora di più.
Buon anno a chi coltiva ogni giorno la speranza per un mondo più giusto, e si impegna perchè il primo spazio di mondo migliore, sia prima di tutto quello di casa sua.
Buon anno a chi non si stancherà mai di pensare che un mondo più umano è possibile.
1 commento:
Posso solo aggiungere Buon Anno a te!
Elena
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