martedì 25 gennaio 2011

L'INFEDELE

Mi chiedo come l'indignazione di questo tempo possa rimanere silenziosa.
Forse perchè il nostro modo di protestare corrisponde al modo di vivere che abbiamo imparato dalla televisione: passivo, dal divano di casa, nel caso più estremo come chiacchiarata da caffè al bar.
La politica e l'etica sono due concetti diversi.
Si governa con la politica.
Ma le comunità fondano la loro cultura e la loro identità sui valori etici.
Se il presidente del consiglio o in generale alcuni personaggi pubblici trascorrono le serate in compagnia di ragazze che vengono pagate in cambio di sesso (il che rientra nella prostituzione, cominciamo a chiamare le cose con il loro nome), tutto ciò dovrebbe creare indignazione.
Prima di tutto in loro stessi: oltre ad essere demoralizzante pagare per ottenere del sesso in cambio, la vita privata di un personaggio pubblico non è e non può essere uguale alla vita privata di un comune cittadino. Altrimenti scegli di restare un comune cittadino.
Poi nelle ragazze: non me ne vanterei, se avessi ricevuto un bonifico o una busta in cambio di sesso. I soldi comprano tutto, ma la dignità delle persone perbene non è in vendita.
Infine nei cittadini (che poi sono gli elettori).
Lascio perdere il dibattito politico che balla tra l'immoralità della classe politica del centro destra e l'incapacità organizzativa e meritocratica ddel centro sinistra (se può ancora chiamarsi così), ma mi chiedo come ciascun elettore possa non sentirsi offeso e tradito da chi lo rappresenta.
Mi chiedo da cattolico come i cattolici (e chi li guida) possano rimanere impassibili e così compassati senza schierarsi in modo inequivocabile: se la Chiesa non si schiera in questioni etiche, come può pretendere di essere un riferimento di fede?
Questo è un tempo triste, per l'Italia, che ciascuno si augura finirà presto me nel quale ognuno non è poi così ottimista sul futuro; è un tempo in cui i giovani che vogliono fare politica trovano la vecchia classe dirigente (ormai palesemente incapace e perdente) che non lascia spazio.
Cosa augurarsi?

Mi auguro che chi governa trovi uno stracco di dignità per chiedere scusa e andarsene.
Mi auguro che chi non governa trovi l'intelligenza che è finito il tempo della politica contro e sia il caso di iniziare una politica basata sui programmi e su persone nuove, ma nuove davvero.
Mi auguro che la Chiesa si schieri indicando qual è la via cristiana (che mi sembra, a memoria, non preveda l'indifferenza di fronte a chi compra il sesso).
Mi auguro che queste ragazze possano provare almeno un po' di vergogna e imbarazzo.
Mi auguro, infine, che nell'anno cche ricorda i 150 anni dell'unità nazionale, non venga offesa e resa vana la memoria di chi ci ha creduto, che "italiano" potesse essere un sostantivo che indicasse giustizia.

2 commenti:

Pennablu ha detto...

Mi chiedo non come sia possibile non indignarsi di fronte a comportamenti simili da parte di colui che rappresenta l'intero popolo e la nazione Italia, ma anzi dare ancora appoggio (ammesso che i sondaggi siano veri)e mi chiedo se devo solo indignarmi per la politica o per un'intera nazione che sembra ormai avere perso valori morali ed etici?

Paola Bonavolontà ha detto...

mi sono chiesta la stessa cosa.
com'è possibile che la chiesa che è così rigida sugli "amori" di etero e gay, separati etc, sulla comunion, sul preservativo etc possa restare così...
due pesi e due misure.
sarà per caso motivo di interesse?
scambio ...ici contro non ti bastoniamo.

che tristezza