Re Carlo V, in un racconto tra storia e leggenda, da un balcone di Alghero, il 7 o l'8 ottobre del 1541, pronunciò la frase "todos caballeros".
Tutti cavalieri.
Si racconta che quel giorno, come premio per avere seguito il Re, tutti gli abitanti siano stati nominati in pochi secondi cavalieri, una onorificenza riservata a pochissimi eletti, scelti per loro qualità fisiche, per l'integrità morale, per la solidità della persona, per la capacità di essere fedeli sempre.
Silvio Berlusconi, il 6 maggio del 2011, nomina 11 nuovi sottosegretari, venendo meno, tra l'altro, alla promessa che questo sarebbe stato il governo meno numeroso della storia.
Sono undici persone assolutamente meritevoli di tale incarico, che hanno cambiato almeno tre partiti negli ultimi anni.
Todos caballeros.
E' triste pensare che la politica premi persone così.
Perchè si insegna ai giovani che comanda chi abbassa la testa alle proprie idee, chi rinuncia alla libertà di pensiero e di giudizio personale, cuore di ogni democrazia e di ogni idea di libertà, in cambio di una poltrona da sottosegretario.
Non chiamiamola coerenza, neppure fedeltà.
Diamogli il suo nome: puro opportunismo.
Siamo in un periodo di sottosegretari rappresentanti operativi di una sottodemocrazia, è evidente.
Non è nemmeno il caso di fare i moralisti di sinistra: la politica di questi ultimi anni, se politica si può chiamare, è fatta di personaggini che ambiscono esclusivamente alle poltrone, sottomettendo le idee e i princìpi, un atteggiamento che altro non fa che diminuire il livello di democrazia di questo Paese.
Semplicemente, oggi, è spudorato e sotto gli occhi di tutti.
La cosa davvero preoccupante è che questo Paese si indigna e si incazza per un rigore non dato, gridando che il calcio è corrotto (cosa probabile, peraltro...), ma sorride di fronte a giornalisti e politici che noleggiano escort per i loro festini e non si preoccupa di una casta che ci governa composta sempre più da omini e sottosegretari e sempre meno da politici veri e uomini di stato.
1 commento:
sono in totale accordo con quanto espresso e per togliere il cavaliere dalla politica della gente, bisognerebbe fargli fare carriera : " mandarlo " al Quirinale. Berlusconi è una persona che non prova vergogna ed è al servizio della sua smisurata ambizione... aiutiamolo a sentirsi meglio.
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