giovedì 1 settembre 2011

LA LEGGE DEI GRANDI NUMERI

Sono periodi di grandi numeri.

La politica sforna numeri a raffica, tutti i giorni, tutti rigorosamente in miliardi di Euro.
E allora via l'agevolazione fiscale sul mutuo che un giovane accende per la prima casa perchè si risparmiano miliardi di Euro, dentro i ticket del pronto soccorso perchè si fa già in tanti paesi e bisogna prendere esempio dall'estero e perchè così si incassano miliardi di Euro, via i benefici alle cooperative perchè controllano la finanza, tutte, senza sapere o fingendo di non sapere che il 75% delle cooperative italiane sono microimprese e più del 70% di queste ha un capitale al di sotto dei diecimila Euro. Poi accorpiamo i comuni, poi non più, ma allora tagliamo sui contributi ai comuni (che oggi si traducono dove si governa bene in maggiori servizi o tasse più contenute).
Poi si potrebbe, già che ci siamo, ritoccare le pensioni, ed eliminare il riscatto degli anni dell'università o l'anno del servizio militare. Chi ci ha speso dei soldi, pazienza. Servono per i miliardi di Euro necessari.
In nome dello stato, perchè è richiesto un sacrificio e serve senso di responsabilità.

Ma perchè tra i grandi numeri non rientra la politica? Ad iniziare dal fatto che sono troppi e che troppo pochi sono preprarati per stare lì. Continuando con i grandi numeri del parlamento, il posto di lavoro con il più alto tasso di assenteismo in Italia.
Mi sono stufato di questi grandi numeri, e di sentirmi dire che sono un bamboccione, e che devo avere senso di responsabilità, e che devo far parte di quelli che fanno sacrifici.
Sacrifici perchè non si possono toccare gli stipendi e i benefit dei politici.
Sacrifici perchè chi parla (da ogni parte) si riempie di buone parole ma non ha etica, parla agli italiani ma non ha spirito nazionalista: aspetta la busta alla fine del mese, per sorridere nel suo ufficio e per poi farsi cupo davanti alle telecamere parlando al telegiornale. 

Altro discorso per i calciatori; lontani dallo spirito populista e dai luoghi comuni, forse campioni ce ne sono pochi e professionisti finti ce ne sono troppi.
Ed è nato come un gioco.
La prima soluzione per diminuire il numero è che qualcuno, ahimè per lui, smetta di giocare e vada a lavorare per davvero.
E forse, i campioni guadagnano troppo. Ma negli altri paesi europei gli ingaggi sono anche più alti che da noi.
Non c'è scritto da nessuna parte che ci si debba adeguare.
Come in ogni business, se mancano i clienti, muore il settore. Smettiamola di guardare le partite. In tv, allo stadio, ovunque. Prendiamoci un pallone e andiamo ai giardinetti a giocare. Ci divertiamo di più.

Per la legge dei grandi numeri, qualche politico intelligente, coscienzioso, preparato, non opportunista, onesto, coerente, forse arriverà.
Per la legge dei grandi numeri, forse qualcun altro colto da improvvisa crisi di coscienza si accontenterà di quanto ha "ricavato" fino a quel punto e se ne andrà in silenzio.

Per la legge dei grandi numeri, qualche tifoso smetterà di guardare le partite.
Per la legge dei grandi numeri, forse, un giorno, qualcun'altro lo seguirà.

Nessun commento: