venerdì 16 settembre 2011

L'INDIFENDIBILE

Ci sono processi in cui, per dignità civile, non ci si dovrebbe nemmeno provare a difendere.
Di tutto lo shifo che ci sta dietro, nonostante il ddl Alfano, detto anche "legge bavaglio", per oscurare la libertà di informazione in nome di princìpi democratici che di democratico hanno pochissimo, qualcosa emerge sempre.

A qualcuno fa sorridere leggere le migliaia di intercettazioni.
A me fa vergognare di essere governato da persone così.
A me fa schifo vedere in tv personaggi che sono lì in cambio di qualcche notte di sesso con qualche politiico. 
Io non accetto, non posso accettare, che le leggi del mio Paese le facciano persone così.

C'è una distanza abissale tra l'aula del Parlamento che discute se arrestare o no un parlamentare (l'ennesimo) nel fresco dell'aria condizionata e la gente, quella che lavora, quella vera, che fuori protesta perchè siamo ogni giorno che passa un paese sempre meno credibile e sempre più a rischio.
Chi vuole far parte della storia, lo deve fare a testa alta, difendendo la giustizia e i valori morali, garantendo la democrazia.

Non serve un atto di responsabilità politica.
Siamo già oltre quel confine da un po'.
Serve un atto di dignità.

Con l'ultima briciola di dignità che è rimasta, se mai ne fosse rimasta una briciola, se ne vada.
Non so cosa possa succedere dopo, ma tra una nave che si sta per schiantare con il timoniere ed il timoniere che abbandona la nave lasciandola in mano a qualcun'altro, chissà perchè, preferisco la seconda.
Che, almeno, lascia in vita una piccolissima speranza.

Nessun commento: