mercoledì 19 febbraio 2014

...TRENTADUE...

Eh, il compleanno per me è da sempre il giorno in cui inizia e finisce l'anno, più ancora che il primo di gennaio.E, come tutti i giorni che segnano qualcosa che finisce contemporaneamente a qualcosa che inizia, è il tempo di quattro parole con te stesso.Per ringraziare, per capire, per ricordare, per rimproverarti, per darti coraggio.Mi viene da dire grazie.Ai tantissimi amici che riempiono la bacheca di Facebook, del cellulare, di Whats'app: che anche se non vedrò fisicamente tutti, è bello pensare che per un momento hanno pensato a te ed a tutti loro mi viene da dire grazie. Perché sono gli amici di sempre, perché son gli amici del "ci si vede", perché sono gli amici che abitano lontani del "ci si sente".Per capire: ogni anno che passa ho più consapevolezza che la provvidenza esiste, che ci accompagna. Che le scelte di anni prima trovano il loro senso ed il loro compimento più avanti nel tempo, ma lo trovano. Per capire che la vita è un avventura impegnativa ma meravigliosamente affascinante, sempre.E' il tempo di ricordare chi ci ha lasciato, chi non c'è più, chi ci guarda dal paradiso, chi si è perso per strada.Per rimproverarti di tutto quel che potevi e non hai fatto, di tutto quel che dovevi, e non hai fatto, ed è un rimprovero che diventa stimolo per migliorarsi come persona.Per darti coraggio, in un tempo in cui tutti dicono che bisogna credere nei giovani ma poi concretamente pochi si sporcano le mani per migliorare questa società.Grazie, perchè ogni "buon compleanno","auguri vecchio", e simili, corrisponde ad un sorriso e ad un ricordo.

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