Sono stati due mesi di occhi, di mani, di sorrisi, di lacrime, di cuore rosso come la terra di questa parte d'Africa.
Due mesi di bambini, centinaia ogni giorno e alcune volte migliaia tutti insieme.
Bambini che insieme hanno giocato, cantato, danzato, pregato.
Abbiamo dato loro da mangiare l'ultimo giorno, come potevamo, vestiti ai più poveri, fino a quando ce n'erano, abbiamo dato loro i fogli e i pennarelli per ricordarsi di essere bambini per un po'; soprattutto, gli abbiamo dato noi, il nostro tempo, la voglia di stare insieme con loro, di condividere la speranza di un mondo più giusto.
E loro in cambio ci hanno riempito il cuore di occhi che dicevano senza bisogni di parole, di abbracci che sono amore trasparente e nulla più. E così si torna dall'Africa, si torna dal Burundi e dal Rwanda, dopo avere visitato i luoghi del genocidio e avere vissuto con la gente, con la certezza che un pezzo di cuore resterà rosso di terra forse per sempre, che una parte di me rimarrà sedicimila chilometri lontano da casa. Con la speranza di andarmelo a riprendere, un giorno, quel pezzo di cuore.
Peppe
5 commenti:
bentornato, mi è mancato molto leggerti!
un abbraccio grandissimo!
magnifiche foto che tengono viva la speranza,non solo negli occhi ma anche nell'anima.
Queste sono esperienze incredibili.
Complimenti per le foto... sono splendide!
Stefano
Sei un grande e credo sia stata un'esperienza unica. Ti invidio tantissimo! Anche io vorrei intraprendere un viaggio ed un'esperienza del genere! Ma con quale gruppo sei andato? Con chi sei andato?
So cosa vuol dire lasciare un pezzo di cuore in Africa...ti auguro di continuare a lasciare pezzi di cuore in giro per il mondo...e di poter dare sempre tanti sorrisi a tutti questi bimbi che incontri e incontrerai sul cammino della tua vita...
e che la magia dell'amore sia sempre donata a tutti..
bravo Peppe!!!!
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